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Propagare L’Ideavirus di Seth Godin

Seth Godin Propagare L'Ideavirus, libroTitolo: Propagare L’Ideavirus. Smettete di vendere alla gente! Diffondete come un’epidemia le vostre idee convincendo i clienti a fare marketing per voi.
Autore: Seth Godin
Editore: Alchera Words
Collana: Gli Eretici
Data di pubblicazione: ottobre 2001
Numero di pagine: 176
ISBN: 9788883165634


Ho letto per la prima volta questo libro 10 anni fa, ma i concetti espressi da Seth Godin sono ancora attuali.

Ecco come Seth Godin, nell’introduzione, riassume il concetto di fondo che sta alla base del libro:

Il marketing fatto interrompendo la gente, non è poi così efficace rispetto ai costi sostenuti. Non riuscirete a cercare gente e a mandare tonnellate di messaggi di marketing non richiesti, sperando che qualcuno vi invii del denaro.
Al contrario, il futuro appartiene a quegli uomini di marketing che pongono le basi per un processo in cui le persone interessate possono vendere, l’una all’altra. Attivate la rete dei consumatori, poi andatevene e lasciateli parlare.

Secondo Godin sono le idee (o meglio, le ideevirus) e non i prodotti ad essere il motore dell’economia.

Godin contrappone all’Interruption Marketing, cioè il marketing dell’interruzione, in cui sono i responsabili marketing a parlare ai consumatori (interrompendoli e cercando di guadagnare la loro attenzione) un nuovo marketing in cui sono i consumatori a parlare tra loro.

Passando da un’ottica push ad un’ottica pull, non sono più i marketers ma i consumatori stessi a fare il successo del marketing. Invece di parlare ai consumatori, il marketing deve far parlare tra loro i consumatori. È il virus che fa il lavoro, non il responsabile marketing.

Grazie al word of mouth e al passaparola digitale (“word of mouse”), infatti, le informazioni si diffondono più velocemente da consumatore a consumatore.

Inoltre, mentre la pubblicità tradizionale è un gioco a somma zero (ci sono vincenti e perdenti), il permission marketing e l’ideavirus sono giochi in cui tutti vincono.

Che cos’è un’ideavirus?

Per dirlo con le parole di Godin un’idea-virus è “una grande idea che corre, scatenata, attraverso il target. È un’idea affascinante, che si propaga attraverso una parte della popolazione, educando, cambiando e influenzando chiunque incontri.


Le leve dell’ideavirus

Seth Godin ha individuato otto variabili che stanno alla base delle ideevirus.

1. Sneezers (Untori): sono le persone più predisposte a parlare agli amici delle nuove idee/prodotti. Sono di due tipi:
– powerful sneezers (untori per vocazione): sono degli opinion leader, diffondono il virus per il gusto di farlo, e non possono essere “comprati”
– promiscuous sneezers (untori prezzolati): sono motivati con incentivi a diffondere il virus

2. Hive (Sciame): le persone non sono una massa indistinta, ma sono divise in gruppi (o “sciami”). Lo sciame è quindi il luogo dove si trova il nostro target di riferimento.

3. Velocity (Velocità): la velocità indica quanto rapidamente l’idea si propaga da una persona all’altra. L’ideavirus si deve propagare alla svelta.

4. Vector (Vettore): L’ideavirus, nel diffondersi tra la popolazione, segue una direzione (ad esempio in una certa regione geografica o in un certo target di persone; a volte parte da un gruppo ristretto, da una nicchia, per poi diffondersi, altre volte si ferma a un gruppo ristretto e non si diffonde). L’idea non si propaga infatti uniformemente attraverso la popolazione.

5. Medium (Mezzo): È il mezzo che viene utilizzato per la diffusione dell’idea virus.

6. Smoothness (Agilità): Indica quanto è facile per un consumatore propagare l’ideavirus. È il grado di facilità con cui le persone possono “infettare” un amico e propagare l’ideavirus.

7. Persistence (Durata): Le ideevirus hanno un ciclo di vita. Alcune rimangono nell’aria per molto tempo, altre si esauriscono subito.

8. Amplifier (Amplificatore): È importante creare un sistema che permetta al passaparola positivo di essere amplificato nel tempo (e a quello negativo di essere arrestato).


Come propagare un’ideavirus?

Riassumendo in modo sintetico, i passaggi per la propagazione di un’ideavirus sono:

– Creazione del virus. Il primo passo è quello di rendere l’idea virale. L’idea deve essere valida per diventare un’ideavirus, perché se non vale la pena di parlarne, allora non si diffonderà mai.

– Identificare lo sciame. È importante arrivare per primi e riempire un vuoto, piuttosto che seguire i leader di un mercato.

– Esporre l’idea alle persone giuste (early adopter) e fare in modo che quelle persone si impegnino a sperimentare l’idea il più velocemente possibile.

– Pensare a cosa vogliamo che dicano gli untori alla popolazione in merito al prodotto, fornendo strumenti e informazioni a supporto della diffusione delle informazioni.

– Fornire agli untori gli strumenti di cui hanno bisogno per propagare l’idea virus in modo semplice e veloce. Fare in modo che sia semplice diffondere l’idea. L’agilità è importante.

– Ottenere il permesso una volta che il consumatore ha dimostrato la propria attenzione, in modo da costruire una relazione e creare una catena di comunicazione più affidabile e duratura.

– Sorprendere l’audience in modo che possa rafforzare il virus e continuare ad alimentarlo e farlo crescere. Non bisogna dimenticare che lanciare un’ideavirus non è la fine del processo, ma l’inizio.

– Accettare il ciclo di vita del virus. Pochi virus durano per sempre.

Il libro in lingua italiana è ormai fuori catalogo, ma vi consiglio ugualmente di leggere la versione in inglese (Seth Godin – Unleashing the Ideavirus: Stop Marketing at People! Turn Your Ideas Into Epidemics by Helping Your Customers Do the Marketing for You), disponibile ad esempio su Amazon.


Riccardo Perini seo

Riccardo Perini

SEO Specialist dal 2004, aiuto le aziende a farsi trovare tra i risultati organici di Google.


Data pubblicazione: 25 Ottobre 2012
Categoria: Libri Marketing e Comunicazione
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4 Commenti

  1. Giovanni - | Rispondi

    Ciao, dove posso trovarlo in italiano? Aiutatemi. Grazie

    • Riccardo Perini - | Rispondi

      Ciao Giovanni, in italiano è fuori produzione, però puoi provare a cercarlo usato. In alternativa ti consiglio di leggere la versione originale in inglese.

  2. Giovanni - | Rispondi

    Ciao Riccardo, ma usato dove posso trovarlo? Grazie.

    • Riccardo Perini - | Rispondi

      Non penso sia facile trovarlo in italiano perché è fuori produzione da anni. Prova su ebay o su qualche sito di annunci. Altrimenti leggi la versione inglese.

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